Il Trialer (4)



Una volta era il proprietario a dettar “legge” e il dresseur era considerato un dipendente al suo servizio. Il cane pertanto veniva scelto dopo consultazione tra l’acquirente che era sempre cacciatore prima ancora di essere cinofilo e il dresseur e il tutto avveniva in vista dell’utilità venatoria del soggetto. Oggi c’è troppa fretta di portare il cane alle prove. Esiste il pericolo che molti cani ,vuoi per l’elevata capacità professionale dei dresseur dove l’addestramento ha ormai fatto passi da gigante , vuoi per i mezzi messi a disposizione dalla tecnica, (collari per addestramento ecc.) possono risultare “costruiti o robotizzati”, ossia certe lacune vengono inibite attraverso l’addestramento. Tutto è dovuto anche per soddisfare certe esigenze di mercato. Questo naturalmente porta un danno per l’allevamento, in quanto le qualità di quel soggetto non sono innate e quindi non trasmissibili. Trialer infatti ci si nasce non ci si diventa! Il trialer comunque se osservato alle prove è senza altro un cane spettacolare , naturalmente questo porta l’allevatore a sognare sul fatto che un esemplare del genere possa nascere nel suo canile.

 

< Indietro | Avanti >